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titolo: la montagna per tutti
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CORSA IN MONTAGNA

MareMontana - Ediz.2013


Marzo 2013

Il 24 marzo, a distanza di tre settimane sono tornato in riviera(di ponente) e dopo aver assaporato al trail tra Mare e Cielo un clima primaverile, alla partenza dall’arenile di Loano (come a Laigueglia) per la Maremontana (25km) il tempo si è presentato ancora con i suoi abiti invernali: temperature basse, acqua e vento.L’evento arrivato alla quarta edizione, è stato organizzato dall’associazione Corri con i Cinghiali,branca della famosa Balla coi Cinghiali che nel mese di agosto a Bardineto organizza ormai da oltre dieci anni un’importante rassegna musicale all’aperto.
Questa è stata la mia trentatreesima gara e sicuramente rispetto a tutte quelle fino ad ora disputate, rimarrà impressa nella mia mente come una corsa unica, molto triste.
Un ragazzo di 41 anni che come me, come altri 500 atleti, partiti sorridenti e carichi di passione per scorazzare su e giù per i monti, ora non è più tra noi: un malore lungo il percorso l’ha portato via da questo mondo.
E’ difficile trovare parole a quanto accaduto, anzi io non ne trovo proprio, ma forse è meglio, le emozioni che provo molto forti, le lascio dentro di me. CIAO PAOLO !!!

Tornando alla gara, in partenza mai avrei immaginato di andare incontro a momenti così impegnativi come invece ho trovato da un certo punto della corsa in avanti.
Lasciato alle spalle il primo tratto di spiaggia, abbiamo fatto passerella per il centro storico di Loano, per poi salire verso l’abitato di Ranzi e quello di San Martino. Salendo ancora in direzione del rifugio Pian delle Bosse, il fondo del terreno lentamente peggiora e volgendo lo sguardo verso i monti la scenario non è molto rassicurante, ma non c’è tempo di pensarci su, e procedo senza particolari problemi.





Le cose improvvisamente cambiano arrivato al rifugio, punto di ristoro e di controllo. Un vento freddo, soffia con molta veemenza e la pioggia non accenna a diminuire, anzi aumenta di intensità. Decido di fermarmi solamente per bere un bicchiere di te caldo e per farmi prendere il tempo. Riparto, sperando che la situazione migliori. Pura illusione, mi si apre invece uno scenario davvero complicato: gli 8 chilometri circa che mi separano dalla Abbazia Benedettina di San Pietro saranno un vero disastro: stare in piedi diventa molto difficile, a causa del fango il sentiero si trasforma in uno scivolo, si fatica in salita, si fatica in discesa. Raffiche di vento gelido vanno a sbattere contro gli indumenti che indosso, ormai fradici da tempo. E per non farci mancare proprio nulla, ecco che la pioggia che si trasforma in neve. Cosa può mancare ora ??? Qualche caduta ??? no, quelle non si contano più !!! Ad un certo punto in mezzo a quel delirio penso a cosa scriverò per descrivere questi momenti... e ripeto ossessivamente nella testa: “ non ci sono parole, non ci sono parole, non ci sono parole”. Lungo questo tratto non sono solo, e lo condivido con altri 4 compagni di disavventura. Ogni tanto qualche battuta tra noi serve a rendere meno pesante il contesto in cui ci troviamo.
Finalmente la visione dall’alto dell’abbazia mi fa tirare un sospiro di sollievo: so che una volta arrivato li, la situazione dal quel punto in avanti non potrà che migliorare.

Appena giungo a San Pietro, mi fiondo dentro all’abbazia, mi riscaldo per un minutino e ne approfitto per bere un bicchiere di te caldo. Vorrei stare ancora un po li a godermi quel tepore avvolgente, ma la voglia di riprendere è tanta, la voglia di scendere finalmente di quota per ritrovare una temperatura più mite è tanta, la voglia di dire basta a questa giornata è tanta, insomma mi rimetto subito in marcia ed inizio la discesa verso Toirano. Nonostante le peripezie appena passate, non mi sento particolarmente stanco, e con grande sorpresa non mi sento intimorito dalla discesa ripida e scivolosa. Riesco a raggiungere e sorpassare diversi atleti….. e questa è quasi una notizia per il sottoscritto, abituato normalmente a perdere terreno proprio nelle discese !!!!!
Gli ultimi 500 metri li corro nei vicoli di Toirano, ad ogni curva che mi trovo davanti penso che dietro ad essa ci sia il traguardo, ma no... niente, mi sembra che questo bellissimo borgo sia diventato improvvisamente enorme, per fortuna lo smarrimento dura ancora poco, e finalmente posso tagliare il traguardo con il 54° tempo finale, sono felice di essere arrivato... non so ancora che sui monti che ho appena lasciato alle mie spalle, tante persone sono in difficoltà, e un ragazzo di 41 anni sta vivendo un dramma troppo grande da accettare.

Andrea

P.S.
Un ringraziamento a tutti i volontari dell’organizzazione, che dislocati in vari punti del percorso, ed esposti anche loro come noi alle intemperie, hanno dato assistenza e sostegno massimo a tutti i concorrenti. Anche per loro è stata una giornata davvero dura !!!!



Per altre info:
www.maremontana.it/



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